E con cosa riempirli se non con un po di musica ?!
E' nata cosi l'idea di intervistare gli urban users di varie città, chiedendo loro, il titolo della canzone che stavano ascoltando in quell'istante. Da un' utente all'altro, in sottofondo, veniva introdotta la canzone che l'utente precedente stava ascoltando, creando così un evento molto suggestivo e divertente. Nel XX secolo ormai e difficile trovare utenti con un walkman in mano, ma tuttavia se questo esperimento molto simpatico fosse stato eseguito negli anni 80' il risultato sarebbe stato praticamente identico ad eccezione della musica riprodotta dal lettore multimediale.
Un evento molto analogo a quello appena descritto è quello che oggi viene chiamato "silent party".
Le persone che vogliono prendere parte a questa particolare esperienza sono per lo più giovani.
Questi, recandosi in un luogo privo di musica ed attrezzato, possono scegliere all'ingresso il genere di musica a loro più gradito da scoltare all'interno.
Tramite dei lettori musicali forniti in loco o di proprietà dei giovani stessi (eventualmente anche walkman, se ne sono in possesso), i ragazzi possono ascoltare e ballare la musica.
Unica regola: ascoltarla individualmente e nell' assoluto silenzio.
La situazione che si crea è assolutamente particolare; le persone ballano tutti su ritmi e generi differenti creando così, anche un contesto molto buffo e simpatico.
La scelta di organizzare Silent Party risolve, oltretutto, anche il problema del rumore notturno provocato dalle chiassose discoteche, permettendo però ai giovani di confrontarsi diversamente all'interno di un contesto differente dal solito.
Questo fenomeno ha dato vita anche a dei "flashmobe" che lo vedono come protagonista; sempre graditi dal pubblico e soprattutto inaspettati, sensibilizzano al mondo della danza e della musica.
Nessun commento:
Posta un commento