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| Immagine tratta da villaggiodellasalute.com |
La Musica è l’arte della generazione e combinazione dei suoni che nascono e si sviluppano nel tempo e nello spazio. Essa può essere definita come “tutto ciò che soddisfi desideri e aspirazioni” secondo il termine greco “mosthai” (desiderare, aspirare a...) dal quale Platone avrebbe fatto derivare il termine musa. Attraverso gli elementi del ritmo, del tempo e della tonalità la musica può agire terapeuticamente. La musicoterapia antroposofica si avvale dell' intuizione di Rudolf Steiner riguardo la capacità dei singoli elementi musicali di penetrare nella profondità dello spirito umano, come l’effetto che induce nell’uomo l’ascolto di un determinato intervallo, un determinato timbro o un certo ritmo.
E' una disciplina che sta sempre più riscontrando successo anche in campo medico, per la cura di pazienti feriti gravemente, in coma, che hanno subito un grave trauma celebrale o per stimolare le capacità cognitive di molte persone diversamente abili.
Il terapeuta sceglierà di volta in volta lo strumento adatto a seconda della parte dell'organismo da stimolare e per lo stesso motivo, potrà scegliere tra linee melodiche ascedenti o discendenti.
La musica, per essere di maggiore impatto sul fruitore, viene eseguita solitamente dal vivo e può essere recettiva, quando il paziente ascolta e basta, o attiva, quando il paziente si rende partecipe nel cantare o suonare.
Basti pensare anche solo a come può cambiare l' umore tutte le volte che si mettono le cuffie nelle orecchie; per molte persone anche solo l'ascoltare il suono di una canzone o di una melodia in tranquillità è gia una terapia quotidiana.
Questo permette di evadere dalla routine caotica, ma anche di sfogarsi da tutto lo stress tramite il canto o il ballo sfrenati su base musicale.
La comunicazione attraverso la musica fra terapeuta e paziente è molto profonda e permette al paziente di esprimersi in un clima di maggiore concentrazione. Quello che è importante nell’evento musicale è il processo terapeutico piuttosto che il prodotto finale, perchè in fondo la Musica può essere immaginata anche come l’espressione di questo continuo anelito dell’anima umana a vivere di quell’armonia che si trova nel movimento e nelle forme degli esseri viventi.
E' una disciplina che sta sempre più riscontrando successo anche in campo medico, per la cura di pazienti feriti gravemente, in coma, che hanno subito un grave trauma celebrale o per stimolare le capacità cognitive di molte persone diversamente abili.
Il terapeuta sceglierà di volta in volta lo strumento adatto a seconda della parte dell'organismo da stimolare e per lo stesso motivo, potrà scegliere tra linee melodiche ascedenti o discendenti.
La musica, per essere di maggiore impatto sul fruitore, viene eseguita solitamente dal vivo e può essere recettiva, quando il paziente ascolta e basta, o attiva, quando il paziente si rende partecipe nel cantare o suonare.
Basti pensare anche solo a come può cambiare l' umore tutte le volte che si mettono le cuffie nelle orecchie; per molte persone anche solo l'ascoltare il suono di una canzone o di una melodia in tranquillità è gia una terapia quotidiana.
Questo permette di evadere dalla routine caotica, ma anche di sfogarsi da tutto lo stress tramite il canto o il ballo sfrenati su base musicale.
La comunicazione attraverso la musica fra terapeuta e paziente è molto profonda e permette al paziente di esprimersi in un clima di maggiore concentrazione. Quello che è importante nell’evento musicale è il processo terapeutico piuttosto che il prodotto finale, perchè in fondo la Musica può essere immaginata anche come l’espressione di questo continuo anelito dell’anima umana a vivere di quell’armonia che si trova nel movimento e nelle forme degli esseri viventi.
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